L’artrosi è una delle patologie degenerative più diffuse al mondo, in Italia sono oltre sei milioni le persone che soffrono di artrosi. Le cause di artrosi sono diverse, alcune non modificabili (età, predisposizione genetica, alcune malattie reumatiche e autoimmuni). Altri fattori quali sedentarietà da una parte, ed eccessiva attività fisica dall’altra, invece, possono causare traumi o lesioni della cartilagine e nel tempo contribuire a sviluppare artrosi al ginocchio.
Dolore e altri sintomi: cosa fare?
Quando colpisce il ginocchio, si manifesta con dolore, zoppia, gonfiore, limitazione funzionale, difficoltà a camminare, alzarsi da una sedia o dal letto, e instabilità. La raccomandazione è di rivolgersi all’ortopedico quando compare dolore al ginocchio che non passa dopo un breve periodo o dopo l’assunzione di anti-infiammatori: questo perchè, capita spesso di vedere pazienti con un’artrosi avanzata che sopportano il dolore da molto tempo. Quando l’artrosi è avanzata, ovvero ha coinvolto la cartilagine articolare e le componenti ossee, le soluzioni conservative (non chirurgiche) non sono efficaci.
Il dolore non basta alla diagnosi di artrosi di ginocchio
La diagnosi di artrosi avviene prima in ambulatorio con la visita clinica, e poi con gli esami strumentali (radiografie, TC). Può accadere infatti che il dolore al ginocchio non sia causato dalla degenerazione dell’articolazione del ginocchio (artrosi) ma da lesioni a strutture adiacenti (menischi o legamenti) o microtraumi.
Terapie e trattamenti
In caso di artrosi iniziale sono possibili terapie di tipo conservativo o chirurgico per rallentare la progressione della malattia artrosica (osteotomia); in caso di artrosi avanzata, la soluzione è protesica. Le protesi più moderne permettono di mantenere intatti i legamenti crociati (protesi salva-crociato) ma solo se i legamenti non sono usurati e rotti.
L’artrosi del ginocchio si può prevenire?
Se non è possibile evitarla, si può rallentare la comparsa dei sintomi di artrosi del ginocchio prendendosi cura del proprio stile di vita. In generale, le raccomandazioni valgono per tutte le articolazioni da carico:
- controllare il peso corporeo: sovrappeso e obesità sovraccaricano le articolazioni e vanno incontro a degenerazione progressiva fino all’artrosi.
- attività fisica: l’intensa attività sportiva, con movimenti ripetitivi e prolungati nel tempo (corsa, rugby, calcio) possono contribuire allo sviluppo della malattia artrosica. Meglio scegliere di restare attivi con sport amici delle articolazioni come nuoto, bicicletta, golf, camminate anche in montagna
- alimentazione: è ormai noto che una dieta sana ricca di vitamine antiossidanti (A, C, E), omega3, e povera in proteine animali è l’ideale per mantenere sane le articolazioni e ridurre il sovrappeso. Inoltre, alcol, caffè e sale, riducendo l’assorbimento del calcio contribuiscono, seppur in minima parte, alla decalcificazione delle ossa lunghe (il femore). Specie in caso di osteoporosi, meglio ridurne il consumo.